In questo mondo privo di punti di riferimento, in questi tempi completamente privi di una direzione chiara com’è possibile crescere un bambino?
Quando ero piccolo c’erano i giocattoli: ad esempio, ricordo il mio splendido Luciottolo, un peluche a forma di Lucciola (non quella sulla tangenziale, l’insetto) a cui bastava schiacciagli la pancia per illuminarsi. Mi dava quel profondo senso di protezione e conforto che tanti altri, più grandi di me, sempre in quegli anni, riuscivano a trovare solo nell’eroina.
Ma come sono i giocattoli di oggi e in che modo possono far crescere sano un bambino?
Per voi, giovani menti desiderose di conoscentia, ecco i cinque giocattoli che non dovrete fare mancare a vostro figlio.
(E se per caso pensate di non avere figli, mi spiace dirvelo ma le statistiche parlano chiaro: la possibilità che si rompa il parapesce aleggia su di voi ogni volta che vi fate una chiantella. Quindi fate gli scongiuri e continuate a leggere questo post dai risvolti pedagogici).
WOLVERINE TIRAMI IL CHIONZO
Il celeberrimo X-Man insegna a tuo figlio che certe volte l’unica cosa che si può fare è chiudere gli occhi e partire di bocca.
Notate lo sguardo arrabbiato del nostro eroe, la sua espressione minacciosa, gli artigli ben in mostra e il pacco in evidenza come a voler dire: “Se fai un cattivo lavoro ti ammazzo ma se lo fai buono il collutorio te lo offro io!”
Attenzione: questo giocattolo è salito alla ribalta della cronaca quando due ragazzine (Maria Rosaria Guglielmini di Bari, 16 anni e Sandra Giacomelli di Pistoia, 13 anni) durante un approccio sessuale (la prima con un suo coetaneo, la seconda col professore di inglese) hanno mostrato la natura forviante del giuoco e, invece di suggere, hanno soffiato e soffiato e soffiato, gonfiando di conseguenza la sacca scrotale dei rispettivi partners sino a farla esplodere.
Utile se volete trasformare le vostre figlie in soggetti pericolosi per qualsiasi maschio nei dintorni.
IL ROBOT PASTORE
Da un’idea di Monsignor Bagnasco, l’androide pastore sarà in grado di insegnare a tuo figlio la strada del signore. Assemblato insieme a pezzi di vera pelle santa di Padre Amort, è dotato della capacità di allontanare il maligno in ogni occasione. Atti impuri, pensieri maliziosi, idee malvagie, tutto ciò viene captato dal software creato dal team di ricerca Opus day (hanno cercato di inglesizzare il nome per sembrare più cool e a passo coi tempi), questo attiva il nostro robot che comincia a invocare rituali di esorcismo colpendo con la croce il bambino sino ad immobilizzarlo a terra, completamente terrorizzato.
In più ha la speciale modalità “bye bye testimone di Geova”: attivandola e mettendo il vostro robottino la domenica mattina fuori la porta di casa vostra, fa in modo che questi si scagli contro qualsiasi testimone di Geova. Ma, invece di usare la violenza, si mette sul loro stesso piano, così risponde: “Ma sì, parlatemi di questa vostra apocalisse che avete inculato già tre volte di seguito”. Fa domande, chiede informazioni, li fa parlare sino a quando, con la bocca ormai arsa, completamente sfiniti, si lasciano morire di fronte ai suoi gelidi occhi meccanici.
BARBYE & KEN CHE COMBATTONO PER LA LIBBBERTA’
Nel mondo ci sono le guerre, nel futuro ce ne saranno molte di più e saranno tutte umanitarie. Ormai non si combatte per odio, non si combatte per interessi petroliferi, non si combatte per posizioni strategiche, mannò, manco per la cippa, le guerre vengono fatte tutte per la libertà e la pace. Così anche Barbye e Ken hanno imbracciato le armi e sono pronti a fare un culo così a tutti quelli che si oppongono allo zio Sam.
Questa coppia (regolarmente sposata secondo rito cattolico ufficiato da un generale dei Marines) insegnerà ai vostri figli a non aver paura della violenza, che è possibile risolvere ogni problema ignorando quegli idioti che rompono col dialogo e facendo parlare gli A-K 38.
Intolleranza, violenza improvvisa, tendenze nazionaliste: queste sono le qualità indispensabili che svilupperanno i vostri figli giocando con questa coppia di simpatici bontemponi. Insomma, impareranno a destreggiarsi in qualsiasi occasione e a capire che se qualcuno, ad esempio, frega loro il parcheggio sotto casa, non c’è nulla di più civile che fargli saltare in aria l’auto col cane dentro.
LA BAMBOLA CHE FA LA LAP DANCE
Vi ricordate quei bei vecchi tempi, quando i bambini chiedevano alla mamma la Barbye Cuoca, o la Tanya che va a scuola, o Ciccio Bello operaio malnutrito in una fabbrica della Nike? Mò sinceramente voi credete che vostra figlia, con i tempi che corrono, possa avere un futuro diverso da quello di spogliarellista?
Per carità, se ci credete chi sono io per dirvi che potete farla pure studiare e, che ne so, farla laureare in filosofia… e sono certo che quando si toglierà il reggiseno parlando di Hidegger la cosa sarà pure abbastanza affascinante, ma non saranno le citazioni colte a farle avere quelle mance in più che le servono per pagare la casa di riposo in cui vi ha rinchiuso perchè non smettete di rinfacciarle di essere finita a fare la troia malgrado tutti i soldi che avete speso per farla studiare.
Così tanto vale darle un modello di riferimento che, in modo sottile e subliminale, le farà capire che è di vitale importanza imparare a ballare attorno ad un palo.
Attenzione: se regalato all’età gusta può fare in modo che vostra figlia diventi la ragazza più popolare della scuola; specialmente tra i ragazzi.
Poi che ne sapete: da lì al grande fratello il passo potrebbe essere breve!
KEN HAPPY HOUR PRIMA DEL MUCCA ASSASSINA
Piccolo gioiello tecnologico, oltre ad essere terribilmente cool e a passo coi tempi, questo Ken è contrario a qualsiasi forma di discriminazione. Ostenta la sua passività fingendosi etero o attivo e, se schiacciate il pulsante dietro il sedere, dirà le seguenti frasi:
– “Mi vengono le lacrime solo a pensare che un giorno Cher morirà”
– “Che palle, ma in questa città non c’è nessun maschio attivo?”
– “Sono una diva!”
– “Lo conosco da due minuti ma già lo amo, però anche quello lì in fondo potrebbe essere l’uomo della mia vita!”
In più, quando mettete due bambolotti l’uno vicino all’altro interagiscono tra di loro.
“Ciao io sono Ken e tu?”
“Anche io mi chiamo Ken”
“Fantastico. A proposito Ken, ti andrebbe un pompino?
“Perchè no, andiamo in bagno”